Studi Indocinesi

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mercoledì 7 agosto 2013

Italiani in Cambogia. Il carbone dalle noci di cocco: la Sgfe di Carlo Figà Talamanca

In Cambogia l'80% della popolazione utilizza il carbone per alimentare le proprie cucine, scaldare l'acqua, produrre, ricavandolo però dal legname delle foreste e depauperando così l'ambiente naturale. La Cambogia è uno dei Paesi più deforestati del mondo a causa del taglio illegale degli alberi e dello sviluppo dei terreni agricoli. L'inquinamento da combustibile è una delle principali cause dell'inquinamento atmosferico dopo le automobili.
Un ingegnere italiano, Carlo Figà Talamanca, ha trovato a Phnom Penh il sistema di produrre una carbonella ecosostenibile dai gusci delle noci di cocco, realizzando un combustibile quasi non inquinante ed amico dell'ambiente. Rilevata nel gennaio 2012 la SGFE (Sustainable Green Fuel Enterprise), una piccola impresa nata nel 2008 da una Ong francese, la Groupe Énergies Renouvelables, Environnement et Solidarité (GERES), Carlo Figà Talamanca, esperto di technology transfer, l'ha rilanciata incrementando notevolmente la produzione della carbonella ecofriendly (dalle 4 tonnellate iniziali alle 15-20 di adesso) e conseguentemente il numero degli addetti alla trasformazione dei gusci delle noci di cocco, i quali percepiscono uno stipendio soddisfacente insieme ad assicurazione e altri incentivi. La raccolta dei gusci delle noci di cocco nei mercati alimenta inoltre un'economia di fornitori che vendono direttamente all'azienda i gusci da trasformare.


Vedi anche:
http://www.sgfe-cambodia.com/
Le noci, il carbone e un ingegnere italiano in Cambogia
http://www.wifuproject.com/solutions-durables/thailande/


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