VIETNAM - A processo una famiglia buddhista Hoa Hao. Si era riunita per pregare.
Osservavano l'anniversario della morte di un amico. La polizia ha fermato i componenti della setta ed ha confiscato motociclette e documenti di registrazione. L’arresto avvenuto dopo due mesi per mano di funzionari e civili non identificati. Hanoi (AsiaNews/Rfa) – Si svolgerà domani presso il tribunale distrettuale di An Phu, nella provincia sudoccidentale di An Giang, il processo dei quattro membri di una famiglia appartenente alla setta buddista Hoa Hao, non riconosciuta dal governo. L’accusa è quella di “aver disturbato l’ordine pubblico” durante un duro confronto con le autorità, avvenuto l’anno scorso nella loro casa. Bui Van Trung, il figlio Bui Van Tham, la figlia Bui Bich Tuyen e la moglie Le Thi Hen sono stati anche accusati di “aver ostacolato gli agenti in servizio” nell'incidente del 19 aprile 2017, che ha visto la polizia picchiare i fedeli che si erano riuniti nell’abitazione per pregare. Il giorno precedente, la polizia stradale, accompagnata da uomini non identificati in abiti civili, aveva fermato i buddisti Hoa Hao che si recavano a casa della famiglia Bui per osservare l'anniversario della morte di un amico ed ha confiscato le loro motociclette e i documenti di registrazione. “Alcune persone sono andate ad incontrare le autorità per riprendersi le proprie moto e sono state attaccate e picchiate da teppisti accorsi sul posto”, racconta Bui Bich Tuyen. Due mesi dopo, il 26 giugno 2017, Trung e suo figlio Bui Van Tham sono stati arrestati da funzionari della sicurezza e civili non identificati mentre tornavano da una visita in un comune vicino, prosegue la giovane. “Sulla via del ritorno, centinaia di persone li hanno assaliti e portati via senza mostrare un mandato per il loro arresto”, afferma. “Più tardi, mia madre Li Thi Hen ed io siamo stati convocate dalla polizia locale. Quando sono arrivata mi hanno consegnato un ordine governativo contenente l'accusa. Mia madre era malata, così le hanno portato il suo a casa”. Bui Van Trung e Nguyen Hoang Nam sono ora detenuti nel centro di detenzione del distretto di An Phu, mentre Tuyen e sua madre Le Thi Hen sono libere in attesa del processo. I buddisti Hoa Hao nella provincia di An Giang non obbediscono al Comitato della Chiesa Hoa Hao, approvato dal governo di Hanoi. La setta ha circa due milioni di seguaci in tutto il Paese, ma le autorità impongono severi controlli sui gruppi dissidenti che non seguono il ramo ufficiale. I gruppi per i diritti umani sostengono che le autorità di An Giang sono solite perseguitare i seguaci dei gruppi non approvati, proibendo la lettura pubblica degli scritti del fondatore della setta e scoraggiando i fedeli adoratori dal visitare le pagode.
(08/02/2018 Asia News)
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