Immigrazione illegale e jihad: allarme in Thailandia

A tal proposito, l’Ufficio immigrazione (Ib) di Bangkok sta pianificando un incontro con i rappresentanti di oltre 600 scuole islamiche delle province di Yala, Pattani, Narathiwat e Songkhla. Il generale Surachate Hakparn, a capo dell’Ib, dichiara che lo scopo dell’iniziativa è “ascoltare le opinioni dei funzionari scolastici e migliorare la loro comprensione della normativa in materia di immigrazione”.
“Siamo lieti – aggiunge – che studenti provenienti da Paesi limitrofi vengano qui per la loro educazione religiosa, perché sappiamo che la Cambogia non ha ancora scuole islamiche proprie. Non stiamo dicendo che i cambogiani siano qui per causare problemi nel nostro Paese, ma se si trattengono oltre il dovuto, la polizia deve seguire le leggi e arrestarli”.

Il ministero dell’Educazione ha lanciato un’indagine per registrare il numero di musulmani cambogiani che studiano nelle scuole islamiche del sud, ma i dati non sono ancora disponibili. Le scuole sono ora tenute a presentare al ministero rapporti dettagliati su ogni studente cambogiano iscritto.
Alla fine del mese scorso, 11 musulmani cambogiani di età compresa tra i 16 ei 29 anni sono stati arrestati dopo un’irruzione della polizia nella scuola di Mudrolatulfalah. Poiché il loro visto era scaduto, sono stati deportati nel Paese d’origine. La maggior parte del gruppo è entrata in Thailandia attraverso il valico di frontiera nella provincia di Sa Kaeo, mentre alcuni sono passati per quello di Songkhla. L’operazione di polizia ha avuto luogo per i sospetti sollevati dal programma di allenamento fisico condotto, di notte, nella scuola.
Citando fonti della sicurezza nazionale, il Bangkok Post riferisce che la scuola è da tempo utilizzata dai ribelli islamici come base logistica: il programma di allenamento offerto agli studenti è in realtà un addestramento alla lotta senz’armi. I gruppi armati ribelli stanno cercando di arruolare tra le loro fila giovani musulmani cambogiani. Il gruppo separatista Barisan Revolusi Nasional (Brn), ha già reclutato bambini di 12 anni, nel tentativo di costruire una nuova forza di guerriglia.
Foto Reuters e AFP
(tratto da AD Analisi Difesa, www.analisidifesa.it)
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