La "Classe dei Cambogiani" con Paola, autunno 1986 |
«Studi Indocinesi» nasce dalla mia passione per la storia e per le culture materiali e spirituali della Penisola indocinese: Birmania, Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam. Il fulcro delle mie ricerche in ambito storico è costituito dall'incontro fra la civiltà europea e più specificamente italiana e le civiltà che compongono lo spazio culturale, religioso ed umano del Sud Est asiatico peninsulare. Partendo dalla storia, con uno sguardo al presente.
Studi Indocinesi
domenica 30 giugno 2013
Perché «Studi Indocinesi»
«Studi Indocinesi» nasce dalla mia passione per la storia e per le culture materiali e spirituali della Penisola indocinese: Birmania (Myanmar), Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam. A partire dall'autunno del 1986 (ormai venticinque anni fa!) e fino a tutto il 1992 ho insegnato la lingua italiana in una scuola per immigrati di Roma, la «Louis Massignon» della Comunità di Sant'Egidio. La mia prima classe fu la cosiddetta "Classe dei Cambogiani", un gruppetto di circa venti ragazzi e qualche adulto provenienti dai campi profughi thailandesi: solo uno di essi era propriamente khmer, mentre tutti gli altri erano vietnamiti ma di origine cambogiana, originari della Kampuchea Krom, cioè della regione del delta del Mekong, un tempo parte integrante dell'impero khmer. L'incontro con quei ragazzi, spesso miei coetanei, con le loro storie difficili e la loro
simpatia e voglia di riscatto accesero in me l'interesse per i Paesi da dove giungevano. Mi feci raccontare le loro storie, diventammo amici, mangiammo insieme e facemmo festa. Cercai qualcosa da leggere sulla Cambogia e il Vietnam e trovai due libri: la Storia del Viet Nam di Le Thanh Khoi (Einaudi 1979) e Cambogia anno zero di P. François Ponchaud (Sonzogno 1977). Di lì a poco arrivò il momento di scegliere l'argomento della tesi di Storia Moderna per laurearmi in Lettere alla Sapienza: decisi di condurre le mie ricerche sulla Cambogia dei secoli XVII-XIX, naturalmente concentrando la mia attenzione sulle fonti europee, francesi soprattutto. Da allora, come un fiume carsico che affiora qua e là, quando la mia pigrizia e inconcludenza lasciano aperto un varco sulla superficie della mia vita d'ogni giorno, quella mia passione riemerge e mi spinge a studiare ancora, a leggere, insieme al ricordo delle lezioni d'italiano durante le quali, come sempre succede, chi aveva di più da imparare ero proprio io.
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