Il Vietnam segue le orme della Cina, il leader del partito diventa presidente
di Maicol Mercuriali - Italia Oggi del 5 ottobre 2018.
Nguyen Phu Trong: tutto il potere è concentrato nelle sue mani. L'ala conservatrice del partito comunista del Vietnam continuerà a tenere in pugno il paese asiatico. Anzi, con una concentrazione di poteri che non si vedeva dai tempi di Ho Chi Minh, il predominio di questa linea politica è oggi ancor più evidente. Il segretario generale del partito, Nguyen Phu Trong, è stato designato dal comitato centrale come candidato unico per la presidenza. Manca solo l'approvazione dell'assemblea nazionale affinché Trong diventi il nuovo capo dello Stato dopo l'improvvisa morte di Tran Dai Quang. La leadership del Vietnam viene così incarnata in una nuova figura, quella del segretario-presidente, praticamente quello che succede nella Cina di Xi Jinping. Trong, 74 anni, è membro del partito comunista dal 1967 e dai primi impegni nelle pubblicazioni del Pcv ha scalato varie posizioni fino a diventare il numero uno del regime. Dal 2011 ricopre la carica di segretario ed è stato il primo leader del partito comunista del Vietnam ad andare negli Stati Uniti, quando nel 2015 è stato ricevuto alla Casa Bianca dall'ex presidente Usa Barack Obama. Non è chiaro se l'ascesa alla presidenza di Trong sarà una mossa temporanea o se saranno apportate le modifiche costituzionali necessarie per unire in modo permanente i due uffici. Il prossimo congresso del partito affronterà il tema. Il nuovo presidente del Vietnam si è fatto conoscere per la sua lotta alla corruzione: un'azione che, come ricorda l'Agenzia France Presse, ha portato dietro le sbarre dozzine di ex politici, banchieri, funzionari e dirigenti comunisti. Una pulizia, fuori e dentro al partito, che come sottolineano gli osservatori ha anche portato all'eliminazione di potenziali oppositori tra le file dei riformisti. Come capo di stato, Trong, oltre alle prerogative di segretario di partito, sarà il principale rappresentante del paese per gli affari interni ed esteri, sarà comandante in capo dell'esercito, avrà il diritto di nominare o destituire i ministri e potere di indirizzo sull'assemblea nazionale. «Trong sarà l'uomo più potente nella storia del Vietnam dopo Ho Chi Minh e Le Duan», ha spiegato all'Afp l'esperto di politica vietnamita Tran Vu Hai. «Con un tale potere può fare ciò che vuole». Rimane deluso chi si aspettava la nomina di una donna a nuovo presidente del Vietnam, dopo che la carica ad interim era stata affidata alla vicepresidente Dan Thi Ngoc Thinh, prima donna nella storia del paese ad assumere questo ruolo.
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